Senorbì e la Trexenta
 

La Trexenta al cui centro sorge Senorbì è una vasta zona di pianura molto fertile che si estende tra i monti del Gerrei, la pianura del Medio Campidano e le colline della Marmilla.

Il nome Trexenta secondo un’antica leggenda deriva dai 30 o addirittura 300 villaggi che popolavano queste terre nei tempi antichi e che pare si siano persi nel tempo. Quelli che sono rimasti, tra i quali Senorbì, presentano tutti le tipiche caratteristiche del villaggio agricolo del sud della Sardegna. La Trexenta presenta i suoi splendidi paesaggi costituiti dalle terre piegate dal duro lavoro dell’uomo con i suoi numerosi campi coltivati. I panorami infatti mutano con lo scorrere delle stagioni e cambiano i loro colori in base alle fasi del ciclo agricolo: in autunno prevale il bruno dei solchi dei poderosi aratri meccanici, in primavera prevale il verde del grano in crescita mentre in estate si possono ammirare le distese bionde delle messi.

Le terre della Trexenta beneficiano dell’acqua di due torrenti, il Rio Craddaxius e Santu Teru ma soprattutto possono contare sull’apporto idrico del lago del terzo salto del Flumendosa che si apre tra i monti del Gerrei a oriente; le sue acque attraversano una galleria di molti chilometri, si riversano a valle e rendono i campi fecondi.
Gli studi geologici ci informano sul fatto che la Trexenta si formò nell’epoca terziaria. La Sardegna alla fine del Miocene fu scossa da numerose scosse e eruzioni vulcaniche che permisero la formazione dei suoi monti. Nel lungo periodo di calma che ne seguì , i sedimenti si depositarono e nacquero così le più belle pianure della Sardegna: il Campidano, la Nurra e appunto la Trexenta. 


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